Ecco un’altra storia, tra le tante tante bellissime storie d’amicizia che si sono scritte e si scrivono a Borghetto. E’ il caso di Serghej, anche lui con sindrome di down. Qualche anno fa Serghej ha perso il “suo” volontario, quello che da anni era il suo amico più grande Mauro (a destra in foto), morto prematuramente per un infarto.
Ebbene Serghej ancora oggi, quando arriva a Borghetto, chiede un cellulare, schiaccia qualche tasto a caso e si mette a parlare in modo dolcissimo con Mauro. Poi, quando ha finito, dà un bacio al cellulare e ne manda uno in cielo, indicando che Mauro – il suo amico – è là.
Ci hanno detto i responsabili del suo Internat che in Bielorussia non parla mai di Mauro, che si limita a tenere la sua foto sotto il cuscino ma appena arriva a Borghetto ecco che il legame riaffiora e si rinsalda e Mauro deve essere in qualche modo contattato.
Questo racconto ci fa capire quale legame profondo si forma tra i ragazzi disabili e i loro volontari. Per loro sono (siamo) come una mamma o un papà che non hanno mai avuto. Sono un amico con cui giocare o un fratello a cui confidare i propri segreti.